Il potere discrezionale della Commissione UE nella scelta del metodo per individuare il profitto di riferimento nelle misure antidumpig.
L’articolo qui riportato è un estratto. L’articolo completo è disponibile su IUS di Giuffrè.
Nella causa C-747/21 la Corte UE, chiamata ad interpretare la “regola del dazio inferiore” prevista dalla normativa UE in tema di misure antidumping, ha ribadito che in assenza di un metodo specifico previsto dalla norma UE di riferimento per individuare il “margine di pregiudizio”, calcolato confrontando il prezzo delle importazioni oggetto di dumping con un “prezzo di vendita indicativo” dell’industria UE, la Commissione dispone di un ampio potere discrezionale circa la scelta del metodo di calcolo per individuare il “profitto di riferimento”, purché rispetti le garanzie normative UE, potendo calcolare le aliquote del dazio antidumping con il metodo delle “vendite sottocosto”.......