Distacco di personale, la Corte Ue sull’imponibilità Iva.

IVA

Su La Settimana Fiscale n. 20/2021 de Il Sole 24 Ore un mio contributo sul precedente della Corte di Giustizia Ue dell’11.3.2020, causa C-94/19, con la quale è stata affermata l’incompatibilità, rispetto alla norma unionale, della norma interna che esenta da IVA le ipotesi di distacco di personale di una controllante presso la sua controllata, a fronte dei quali è versato solo il rimborso del relativo costo. La Corte ha ribadito che la funzione di scambio, come da lei sempre intesa, ovvero il nesso tra prestazioni che si influenzano reciprocamente, prescinde dalla circostanza, verificatasi nel caso a lei sottoposto, che un’operazione economica venga svolta ad un prezzo superiore o inferiore al prezzo di costo, in quanto irrilevante ai fini della qualificazione di tale operazione come “negozio a titolo oneroso”. La Corte di Cassazione, quale giudice di rinvio, ha recentemente “recepito” tale orientamento affermando l’illegittimità della normativa nazionale (articolo 8, comma 35, legge 67/1988) che prevede l’estraneità dal campo IVA dei distacchi di personale a fronte dei quali sia previsto il semplice rimborso del costo.

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I labili confini dell’esenzione IVA nelle attività mediche e paramediche di “cura alla persona”

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