ALS UE – VIETNAM. UN NUOVO ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO PER L’UE NELL’AREA DEL SUD EST ASIATICO.

Nella giornata di ieri il Parlamento europeo ha approvato i due Free Trade Agreements firmati lo scorso 30 giugno ad Hanoi relativi ad un rilevante accordo commerciale con la Repubblica socialista del Vietnam che rappresenta, dopo Singapore, il più importate partner commerciale per l’UE nel sud est asiatico. 

Con 401 voti favorevoli, 192 voti contrari e 40astensioni il Parlamento europeo haapprovato l’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e il Vietnam,definendolo “l’accordo più moderno,completo e ambizioso mai concluso tra l’UE e un paese in via di sviluppo” icui negoziatierano iniziati nel giugno 2012.

L'accordo eliminerà praticamente tutti idazi doganali tra le due parti nei prossimi dieci anni, anche sui principaliprodotti europei di esportazione verso il Vietnam come ad esempio: macchinari,automobili e prodotti chimici.

L’accordo si estende anche ai servizi comele banche, il trasporto marittimo e le poste, per i quali le aziende dell’UEavranno un migliore accesso. Le imprese UE potranno anche partecipare a gare d’appaltopubbliche sul suolo vietnamita.

Trattandosi di un accordo bilaterale “dinuova generazione”, l’accordo commerciale contiene anche importantidisposizioni in materia di tutela della proprietà intellettuale,liberalizzazione degli investimenti e sviluppo sostenibile. Relativamente aquest’ultimo aspetto, l’ALS prevede impegni per l’attuazione delle normefondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ad esempio inmateria di libertà di aderire a sindacati indipendenti e divieto del lavorominorile nonché prevedendo anche una clausola specifica di sospensione in caso di violazione dei diritti umani)e delle convenzioni delle Nazioni Unite per quanto riguarda ad esempio la lottacontro i cambiamenti climatici e la protezione della biodiversità.

Le prossimetappe prevedono la conclusione formale dell’accordo commerciale da partedel Consiglio e lo scambio reciproco di notifiche sulla chiusura dellerispettive procedure tra le due parti. A quel punto l’Accordo entrerà invigore. 

Sempre nella giornata di ieri l’Europarlamentoha votato a favore anche del secondo Accordo firmato lo scorso luglio ad Hanoi,relativo alla protezione degliinvestimenti attraverso la creazione di un tribunale indipendente per larisoluzione delle controversie, per la cui entrata in vigore sarà necessariaanche la ratifica da parte dei parlamenti dei singoli Stati membri dell’UE. 

Il primo dei due accordi firmati a giugno 2019 adHanoi prevede anzitutto la soppressioneimmediata di una parte consistente dei dazi doganali attualmenteesistenti.

Una volta ratificato, l’Accordo garantirà l’immediatacancellazione delle tariffe doganali per:

  • il 65% delle esportazionieuropee verso il Vietnam, mentre per il resto delle merci (come motocicli,automobili, prodotti farmaceutici, prodotti chimici, vini, pollo e carne dimaiale) la soppressione sarà più graduale ed avverrà in un arco temporale di 10anni;
  • il 71% delle esportazionivietnamite verso l’UE, mentre una restante parte di prodotti sarà esentatain maniera progressiva nel corso di sette anni. Alcune esportazioni vietnamitecome riso, aglio o uova, invece, saranno esentate solo in maniera limitata.

Vi sarà il riconoscimentoda parte vietnamita di 169 indicazioni geografiche europee, come ilparmigiano reggiano e lo champagne. Stessa tutela riceveranno anche 39 prodottivietnamiti sul mercato UE.

Saranno tutelate maggiormente anche le attività delle imprese europee nel settore dei servizi,così come la possibilità di partecipare agli appalti pubblici emanati dalle autorità vietnamite.

Si segnala che i flussi commerciali con il Vietnam si attestano sui 49,3 miliardidi euro all’anno per le merci e oltre 3 miliardi per i servizi, divise traexport verso il Vietnam di prodotti quali in particolare macchinari, prodottichimici e agroalimentari, ed import verso l’UE prevalentemente di apparecchiaturelegate alle telecomunicazioni, forniture, prodotti tessili ed agricoli.

Riguardo l’export verso il Vietnam, tra i prodotti cheverranno portati progressivamente a “daziozero” figurano:

  • prodotti avicoli, oggi soggetti al 40% di dazi;
  • prodotti caseari e carni bovine, oggi soggetti a dazifino al 20%;
  • vino e liquori, oggi soggetti a dazi rispettivamentedel 50% e del 48%
  • cioccolata, oggi soggetta al 30% di dazi;
  • olio di oliva, grano e mele, soggetti ad unamaggiorazione fino al 10% in più di dazi doganali.
  • macchinari e dispositivi, oggi soggetti al 33% didazi;
  • prodotti farmaceutici, oggi soggetti all’8% di dazi.

L’ALS contiene, inoltre, delle previsionirelative a specifici settori tracui l’eliminazione di ostacoli tecnici nel settore dell’automotive, questo a ragione dell’elevata aliquota daziaria fissata al78% per l’esportazione di auto europee in Vietnam, oltre al riconoscimentoda parte del Vietnam dei certificati di conformità europei.

Con l’entrata in vigore dell’accordo, inoltre,troveranno tutela in Vietnam 169 prodotti agroalimentari europei di indicazioni geografica protetta, qualiil Parmigiano Reggiano, la Feta,il Cognac e il vino Roja, la cui lista di prodotti protetti da contraffazioniresta aperta e integrabile.

Sul versante dell’import verso la Ue l’accordo tutela icomparti europei dell’agricoltura. Per alcuni prodotti agricoli “sensibili” l’Europa non aprirà completamente ilproprio mercato alle importazioni vietnamite, che saranno regolamentate daquote. Tra questi “prodotti protetti”, figurano riso, mais, aglio, funghi, uovae tonno in scatola. 

Risoluzione delle controversie traimprese e Stato (Accordo per la protezionedegli investimenti).

In una votazione distinta, il Parlamento ha approvatocon 407 voti favorevoli, 188 contrari e 53 astensioni un accordo di protezionedegli investimenti attraverso la creazione di un sistema giudiziario inmateria, composto da giudici indipendenti che interverranno sulle eventualicontroversie tra gli investitori e lo Stato. La risoluzione di accompagnamentoè stata approvata con 406 voti favorevoli, 184 contrari e 58 astensioni.

Questo accordo si va ad affiancare a quellocommerciale e, tramite la procedura perla risoluzione delle controversie sugli investimenti (Investments Court System), forniràmaggiori garanzie agli operatori commerciali di entrambe le parti, aumentandola trasparenza e prevenendo l’insorgere di conflitti d’interesse. L’accordo garantiràai governi, inoltre, la possibilità di intervenire a tutela degli interessi deirispettivi cittadini.

La ratificadegli accordi.

Una volta firmati, ad Hanoi, i due accordi dovrannoora essere ratificati da entrambi le parti.

Una volta ottenuto il via libera, mentre l’accordocommerciale entrerà subito in vigore, quello sugli investimenti subirà inveceil processo di ratifica da partedei singoli Stati membri, in linea con le rispettive procedure nazionali.

Sul latovietnamita, invece, i due testi dovranno essere ratificati dall’Assemblea Nazionale.

Le ultime tappe.

Una volta che il Consiglio avràformalmente concluso l’accordo commerciale e le parti si saranno notificatereciprocamente la chiusura delle loro procedure, il testo potrà entrare in vigore.Affinché l’accordo sulla protezione degli investimenti entri in vigore, invece,i parlamenti degli Stati membri dell’UE dovranno prima ratificarlo.

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