Denaro contante: quando è necessario presentare la dichiarazione alle Dogane

L’articolo qui riportato è un estratto. L’articolo completo è disponibile su Quotidianopiù di Giuffrè.

Le Dogane hanno fornito indicazioni sui controlli sul denaro contante, in entrata o in uscita dal territorio UE, per cui è prevista la presentazione di dichiarazione al primo ufficio doganale di confine, nei confronti di chiunque porti con sé denaro contante di importo pari o superiore ad € 10.000.

Le tematiche oggetto di chiarimento

In tema di disposizioni valutarie assume un certo rilievo la tutela apprestata dalla norma interna, di recepimento di quelle di rango unionale, oltre che in relazione ai trasferimenti valutari anche e soprattutto, per quanto qui interessa, ai fini del controllo esercitato dall'autorità doganale sul passaggio di valuta attraverso la linea di dogana.

Ai sensi dell'art. 1 del Reg. 2018/1672 è previsto un sistema di controlli sul denaro contante in entrata/uscita nell'UE/dall'UE, al fine della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo di cui alla Dir. UE 2015/849 (v. l'art. 2 del D.lgs. 2008/195 circa le “finalità” della norma).

La circolare in commento, preso atto delle differenze (“disallineamento”) emergenti dal D.lgs. 2008/195 (di recepimento del Reg. 2005/1889) rispetto al Reg. 2018/1672, fornisce chiarimenti sui seguenti punti:

1) definizione di denaro contante;

2) oro da investimento;

3) frazionamento elusivo;

4) trasferimento per sé stessi e per conto di accompagnatori;

5) soggetti minorenni;

6) termini per la contestazione negli accertamenti ex post;

7) gestione delle somme sequestrate.

La dichiarazione in dogana.

È fatto obbligo di presentazione di una dichiarazione …

Indietro
Indietro

L’esenzione IVA delle prestazioni connesse con l’attività sportiva

Avanti
Avanti

Esclusa l’accisa per perdita di prodotto per colpa lieve durante la denaturazione solo se autorizzata dalla Dogana